Le nuove professioni legate all’efficienza energetica ed alla bioedilizia, stanno mostrando un trend molto positivo nelle assunzioni. Ne è esempio una ricerca condotta dagli ITS Red che hanno sede in Veneto e Lombardia. Oltre il 90% dei neodiplomati trova lavoro entro un anno dal conseguimento del titolo di studi.
Gli ITS – Istituti Tecnici Superiori sono Fondazioni di Partecipazione, piccoli politecnici caratterizzati da un’offerta formativa specializzata in un particolare settore merceologico, con un’alta percentuale di formazione in azienda.
Ed è proprio l’alto grado di formazione in azienda a rendere appetibili per le aziende i profili diplomati dagli istituti.
Nel 2016, secondo il rapporto GreenItaly di Fondazione Symbola e Unioncamere, le assunzioni che riguardano green jobs operate dalle imprese sono pari al 12,9% del totale, a cui si affianca il 31,6% di figure (non green jobs) alle quali sono richieste competenze green. In termini assoluti, si tratta di 72.300 assunzioni di green jobs e di 176.800 assunzioni associate alla richiesta di competenze green; nel loro insieme, raggiungono quota 249.100 assunzioni e costituiscono ben il 44,5% della domanda di lavoro.
Un mercato in crescita che richiede alta specializzazione (da qui il contributo fondamentale di una formazione specifica post diploma): in area Ricerca e Sviluppo sono state 15.700 le assunzioni green nel 2016, vale a dire il 66,2% del totale dell’area aziendale R&S.
Il settore del green building ha già creato 236 mila posti di lavoro e potrebbe arrivare, calcolando l’indotto, a 400 mila entro il 2017, soprattutto grazie alle riqualificazioni.
L’edilizia “verde” è l’unico segmento a registrare un segno positivo nel campo delle costruzioni, crescendo negli ultimi due anni del 20% e rappresentando oggi il 70% del mercato complessivo.
Secondo le previsioni di GreenItaly questa tendenza è destinata a rafforzarsi in futuro: il mercato del nuovo diminuirà nel tempo, fino a pesare il 2% nel 2050, mentre quello della ristrutturazione sostenibile continuerà a crescere.
Professioni green, assunzioni in forte espansione
Le nuove professioni legate all’efficienza energetica ed alla bioedilizia, stanno mostrando un trend molto positivo nelle assunzioni. Ne è esempio una ricerca condotta dagli ITS Red che hanno sede in Veneto e Lombardia. Oltre il 90% dei neodiplomati trova lavoro entro un anno dal conseguimento del titolo di studi.
Gli ITS – Istituti Tecnici Superiori sono Fondazioni di Partecipazione, piccoli politecnici caratterizzati da un’offerta formativa specializzata in un particolare settore merceologico, con un’alta percentuale di formazione in azienda.
Ed è proprio l’alto grado di formazione in azienda a rendere appetibili per le aziende i profili diplomati dagli istituti.
Nel 2016, secondo il rapporto GreenItaly di Fondazione Symbola e Unioncamere, le assunzioni che riguardano green jobs operate dalle imprese sono pari al 12,9% del totale, a cui si affianca il 31,6% di figure (non green jobs) alle quali sono richieste competenze green. In termini assoluti, si tratta di 72.300 assunzioni di green jobs e di 176.800 assunzioni associate alla richiesta di competenze green; nel loro insieme, raggiungono quota 249.100 assunzioni e costituiscono ben il 44,5% della domanda di lavoro.
Un mercato in crescita che richiede alta specializzazione (da qui il contributo fondamentale di una formazione specifica post diploma): in area Ricerca e Sviluppo sono state 15.700 le assunzioni green nel 2016, vale a dire il 66,2% del totale dell’area aziendale R&S.
Il settore del green building ha già creato 236 mila posti di lavoro e potrebbe arrivare, calcolando l’indotto, a 400 mila entro il 2017, soprattutto grazie alle riqualificazioni.
L’edilizia “verde” è l’unico segmento a registrare un segno positivo nel campo delle costruzioni, crescendo negli ultimi due anni del 20% e rappresentando oggi il 70% del mercato complessivo.
Secondo le previsioni di GreenItaly questa tendenza è destinata a rafforzarsi in futuro: il mercato del nuovo diminuirà nel tempo, fino a pesare il 2% nel 2050, mentre quello della ristrutturazione sostenibile continuerà a crescere.
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