I valori intangibili del brand in contesti complessi
Comunicazione, reputazione, consenso. Un paper Amapola dedicato al caso-studio della discarica La Filippa.
Quanto vale il patrimonio di intangibili per il brand? Qual è il valore di beni immateriali – ma non per questo meno concreti – come comunicazione, reputazione, innovazione per un’organizzazione? Questi sono i quesiti al centro del Reputation Paper curato da Amapola per La Filippa, la discarica gentile di Cairo Montenotte (provincia di Savona).
Il Reputation Paper de La Filippa e il ruolo della comunicazione per il brand
Parlare di reputazione, intangibili e brand è particolarmente significativo per un settore complicato come quello dei rifiuti, e in particolare dello smaltimento finale, costantemente bersagliato da critiche e pregiudizi e soggetto a forti rischi reputazionali. In questo contesto di difficile gestione, la reazione del management rischia spesso di concretizzarsi in posizione arroccate, nella volontà di non comunicare, di cercare di rendersi invisibili e passare sotto silenzio. Proprio per questo è importante mettere nero su bianco come la comunicazione e i suoi effetti sulla reputazione abbiano, al contrario, ricadute e impatti molto concreti sull’azienda e sull’ecosistema che le ruota attorno. Anche a livello economico.
«La Filippa è una storia di coraggio imprenditoriale unica in Italia» commenta Sergio Vazzoler, partner di Amapola. «Aver preso l’oggetto più contestato nel mondo dei rifiuti e non solo, la discarica, e averlo riprogettato e ripensato, è stata una sfida accettata e vinta grazie alla trasparenza, alla fiducia nei processi comunicativi ma, ancor di più, alla determinazione nel perseguire il concetto di rinascita, applicato tanto all’ambiente quanto alla comunità. E il grande merito di questo progetto imprenditoriale è aver reso questo modello replicabile».
Dal Paper
“La reputazione de La Filippa è diventata l’asse portante del successo imprenditoriale di un brand che oggi gode di un consenso radicato e diffuso ben al di là del territorio dove opera”. Questo consenso è il frutto di una strategia in cui azione e comunicazione si parlano e si riconoscono, in cui si alza ogni giorno “l’asticella della capacità di ascolto e analisi del contesto in cui si opera, in modo tale da agire e apparire per come si è, motivando ogni singola scelta, evitando di fermarsi alla superficie ma entrando in profondità nel merito delle singole richieste e istanze”.