Invasione dell’Ucraina: i comunicatori possono fare qualcosa?
L’appello di Global Alliance for Public Relations and Communication Management
Facciamo nostro e rilanciamo l’appello ai comunicatori di Global Alliance for Public Relations and Communication Management di fronte alla drammatica situazione dell’Ucraina.
Qui il testo.
“La direzione di Global Alliance for Public Relations & Communication Management assiste con orrore crescente al protrarsi dell’invasione russa in Ucraina, che ha portato a un numero sempre più alto di perdite di vite umane e a un’esplosiva crisi umanitaria, costringendo centinaia di migliaia di persone a lasciare la propria casa.
Condividiamo la repulsione avvertita a livello globale di fronte alle azioni della Russia nei confronti di uno Stato vicino. Supportiamo ogni tentativo che possa portare a una soluzione pacifica e sappiamo che una interruzione immediata della violenza è il miglior modo per garantire lo spazio necessario a raggiungere una soluzione negoziata e sostenuta dal rispetto della legge internazionale.
Come parte di uno sforzo più ampio per generare pressione economica sugli aggressori, incoraggiamo tutti i professionisti delle pubbliche relazioni e della comunicazione – ovunque si trovino – a considerare con attenzione gli aspetti etici che derivano dal rappresentare clienti allineati con le autorità russe o ambigui nel condannare l’attuale azione militare.
Osserviamo inoltre con notevole preoccupazione come la disinformazione sia stata usata come “arma” in questa crisi. Questo fatto ribadisce l’importanza dell’alfabetizzazione mediatica e la necessità di fare affidamento su fonti di informazione affidabili, indipendenti e verificate. Ci ricorda anche con forza le conseguenze di vita o di morte che possono seguire alla diffusione di affermazioni false e non verificate sui social media e altri canali. Inoltre, abbiamo visto media controllati dallo Stato in Russia usati per minimizzare l’impatto e l’entità dell’invasione in un tentativo di influenzare l’opinione pubblica nel Paese.
Prima di tutto, i nostri pensieri in questo momento sono con il popolo ucraino – e anche con i molti Russi che non supportano l’attacco governativo all’Ucraina, alcuni dei quali sono stati anche arrestati per aver protestato. Nonostante non si trovino sulla linea di fuoco, anche loro sono vittime di questa invasione e saranno loro a dover vivere con molte delle conseguenze.
Auguriamo un lavoro sicuro a tutti i nostri colleghi nei media che stanno coprendo questa guerra e ci schieriamo a sostegno dei professionisti delle pubbliche relazioni e della comunicazione che stanno lavorando dietro le quinte insieme alle agenzie umanitarie e alle organizzazioni non governative in risposta al deteriorarsi della situazione”.
Dichiarazione del comitato esecutivo della Global Alliance for Public Relations and Communication Management