Lega Pro di Calcio: verso stadi più sostenibili
La Lega Italiana Calcio Professionistico (la ex serie C) ha siglato una convenzione per il progetto di riqualificazione e valorizzazione degli stadi delle squadre iscritte (sono attualmente 69, suddivise in quattro gironi) assieme ad Amapola, Golder Associates, Studio Zoppini & Associati, Resquadro e Alatri.
Il progetto, redatto dai partner, prevede lo sviluppo di stadi non solo polifunzionali e sostenibili, ma concepiti come veri e propri poli urbani delle città. Questo approccio – inedito in Italia se si eccettuano lo Juventus Stadium di Torino e interventi parziali a Verona, Padova e Ferrara – suggerisce un vero e proprio cambiamento dell’intero processo progettuale, realizzativo e gestionale degli stadi. La struttura deve infatti diventare un bene d’investimento e di crescita economica dalla quale ottenere benefici tangibili, anche di carattere sociale. E non, come accade oggi, deve essere considerato come un mero costo a cui dover sopperire.
Per raggiungere questi obiettivi è necessario cambiare alcuni aspetti che condizionano l’attuale situazione e che riguardano:
- la formulazione di una normativa adeguata, non solo a livello progettuale ma anche per la gestione degli appalti;
- l’adozione di procedure trasparenti, con regole davvero meritocratiche;
- la concezione dello stadio come una risorsa da valorizzare e non come un costo o un onere di urbanizzazione;
- la trasformazione dello stadio in uno strumento di beneficio per tutta la comunità, conferendogli un ruolo di “polo urbano”, con funzioni che vanno al di là dell’uso prettamente sportivo.
Ma tutto questo non basta. Gli stadi devono oggi essere concepiti come strutture a basso impatto ambientale ed energetico. In questo senso particolare importanza deve essere posta a molti aspetti tra i quali:
- l’integrazione con il territorio circostante;
- il sistema dei trasporti e la mobilità degli utenti;
- la gestione dei rifiuti;
- i consumi di acqua;
- l’efficienza energetica, da raggiungere con un progetto complessivo che miri a minimizzare gli sprechi e a rendere lo stadio una struttura che, anziché consumare energia, sia in grado di produrne, in maniera efficiente e pulita non solo per lo stadio stesso, ma anche per il territorio che lo ospita.
La Lega Pro, attraverso la convenzione, si impegna a sottoporre il progetto e la consulenza dei partner a tutte le società calcistiche che vogliono riprogettare o riqualificare lo stadio, attraverso l’identificazione di “linee e strategie di intervento che riconvertano le strutture relativamente alle componenti gestionali, progettuali, energetiche e ambientali, commerciali, di marketing e di impatto sociale”.
La convenzione è nata da un’iniziativa di Amapola e di Federica Alatri, esperta di relazioni istituzionali. Gli altri partner sono Golder Associates, multinazionale canadese di ingegneria ambientale, lo Studio di architettura Zoppini & Associati, specializzato nella progettazione di impianti sportivi, e Resquadro, società di consulenza focalizzata sulla pianificazione strategica, finanziaria e di business per gli impianti sportivi.