Una “Carta delle Idee” per sfruttare appieno le opportunità offerte della robotica collaborativa

27 Apr, 2021

Universal Robots ha diffuso il manifesto nato dagli Stati Generali della Robotica Collaborativa organizzati da Amapola. Il commento della ministra Messa
Dopo l’organizzazione degli Stati Generali della Robotica Collaborativa – un evento firmato Amapola e andato in scena lo scorso 26 novembre –  prosegue con la Carta delle Idee della Robotica Collaborativa, il percorso voluto dall’azienda danese per sostenere lo sviluppo del sistema Paese Italia attraverso un uso consapevole ed evoluto dei cobot, tecnologia ormai applicata in ogni ambito, anche fuori all’industria.

La Carta (scaricabile qui) racchiude le 12 idee che alcuni tra i maggiori esperti del settore hanno presentato durante l’evento digitale dello scorso autunno: visioni e proposte che Alessio Cocchi, Country Manager Italia di Universal Robots, ha definito “il primo, secondo e terzo Stato della Nazione robotica”, ossia il mondo della ricerca, quello della formazione, quello delle imprese insieme a quello di chi rappresenta i diritti dei lavoratori.

La Carta è stata presentata il 14 aprile in una e-Press Conference organizzata da Amapola. Oltre 300 i partecipanti fra giornalisti e professionisti, che hanno dato vita a una fitta sessione finale di domande che testimonia l’interesse verso il tema della robotica collaborativa. A questo link è possibile vederne la registrazione completa.

Il percorso di valorizzazione delle prime idee contenute nella Carta proseguirà attraverso 4 eventi pensati e organizzati da Amapola per “dare gambe” e concretezza alle proposte. Eventi in cui saranno coinvolti, assieme a promotrici e promotori iniziali, nuovi stakeholder e soggetti istituzionali con cui dialogare e ampliare lo spettro di possibilità che la robotica collaborativa offre a diversi settori, industriali e non.

Il messaggio della ministra Messa

L’iniziativa è stata salutata con favore anche dalla ministra dell’Università e della Ricerca Maria Cristina Messa. Nel messaggio che ha accompagnato la presentazione delle Carta, la Ministra ha sottolineato che “l’innovazione costringe a un cambio radicale di mentalità”. Proprio di questo cambiamento, di questa evoluzione del pensiero, la Carta delle Idee intende essere promotrice.

La Carta delle Idee della Robotica Collaborativa: un punto di partenza

Che innovazione portano i cobot? Perché l’esigenza di una Carta delle Idee della Robotica Collaborativa?

Il cuore pulsante di questo nuovo manifesto è una visione dell’automazione in cui al centro non si trova più la macchina ma l’elemento umano con il suo strumento più flessibile: il nostro cervello. Da questa riflessione, i dodici esperti degli Stati Generali della Robotica Collaborativa sono partiti per definire altrettante linee guida per il futuro di questa tecnologia. Come la proposta di inserire la robotica come materia di studio nei curricula scolastici, oppure l’idea di renderla semplice e intuibile come uno smartphone. E ancora, il portarla fuori dalle fabbriche e applicarla ad ambiti come l’agricoltura, l’edilizia, l’architettura, il mondo medicale e sanitario, per inserire anche in questi ambiti il suo portato di innovazione.

“L’obiettivo che abbiamo perseguito scrivendo questo documento – commenta Alessio Cocchi, country manager Italia di Universal Robots – è stato quello di offrire un contributo di riflessione (e di senso) al Paese, alle sue imprese, università, associazioni datoriali e sindacali, scuole ed enti formativi. La robotica collaborativa ha le potenzialità per imprimere un cambio di passo in moltissimi settori. Con la Carta suggeriamo – per il tramite dei maggiori esperti di questo settore – come farlo”.

Perché i cobot?

Flessibilità, versatilità e semplicità di utilizzo: sono queste le caratteristiche dei robot collaborativi che rendono possibile la loro presenza in aziende di ogni genere e tipo, prescindendo da dimensione e settore di appartenenza. Dal 2008 i cobot si sono arricchiti di nuove funzionalità, accessori, software. Leggeri e sicuri rispetto alle potentissime e velocissime macchine dell’automazione industriale, i robot collaborativi sono stati pensati per essere utilizzati al di fuori di gabbie e barriere di protezione, condividendo spazi e mansioni con gli operatori.

Si tratta di una tecnologia di automazione che ha, infine, alcune attinenze con il tema della sostenibilità e gli ambiti che la contraddistinguono. Quella sociale, perché favorisce l’occupazione e la crescita di competenza; quella economica, perché accresce efficienza e produttività delle imprese; quella ambientale, perché ha un consumo energetico ridotto, paragonabile nelle applicazioni base a quello di un phon. Queste caratteristiche sono emerse con ancora maggiore forza durante la pandemia. La robotica collaborativa ha permesso a molte aziende di mantenere la continuità operativa durante il lockdown e di garantire il distanziamento personale, salvaguardando così la salute delle persone e dell’impresa.

Per scaricare la Carta delle Idee della Robotica Collaborativa clicca qui.